19.9.07

La mia verità.

Sono anni che alcuni di noi hanno combattuto per salvare una società presente da quasi 35 anni nel baseball regionale, i Panthers, ed eravamo arrivati, dopo dure lotte, a tenere vivo almeno il nome con la scritta sulla divisa e sul cappellino, e a giocare tutti con il nome di Cervignano Baseball.

A fine giugno, con inesistenti e banali scuse, e alla fine incolpando il sottoscritto con un’ulteriore scusa, la società ha tagliato il mister Fabio Santin, allenatore fortemente voluto dalla maggioranza dei giocatori. Questo allontanamento ha creato una forte rottura nell’equilibrio della squadra, arrivando al punto che i giocatori hanno chiesto chiarimenti per il loro futuro in base ad accordi precedenti.
La società dopo avere tranquillizzato tutti i giocatori e aver chiesto loro di arrivare a fine stagione senza strappi, è arrivata adesso a spingerli a decidere entro il 22 settembre se vogliono fermarsi a giocare a Cervignano o se vogliono liberamente cambiare associazione.

Unica differenza per il sottoscritto che, essendosi sempre esposto troppo in prima persona, è diventato una persona non gradita e per “diversità di pensiero incompatibili per una partecipata collaborazione”, è stato direttamente allontanato.

Personalmente avevo già deciso che il prossimo anno non avrei più giocato e/o collaborato a Cervignano il giorno stesso che era stato tagliato Fabio senza alcuna plausibile e minima motivazione reale e/o credibile. Questa mia decisione non l’avevo nascosta a nessuno, e ho continuato ad allenarmi e a giocare fino a fine stagione, visto l’impegno preso con la società e soprattutto verso gli altri giocatori.

Me ne vado perché non voglio più fare il dirigente e collaborare con gente che non rispetta il lavoro degli altri, e anche per il semplice fatto che sono stufo di prendere "merda": non ho più intenzione di fare lo schiavo a qualcuno indicato come futuro dirigente, non ho più intenzione di lavorare per persone che non meritano, non ho più voglia di stare male per gente che si lamenta sempre e che si impegna di più al torneo dei borghi e il giorno dopo non sta in piedi in campo durante una partita di campionato, non ho più voglia di sentire qualcuno brontolare perché i pantaloni sono larghi, il cappellino è troppo grande, le mazze non vanno bene, la sudorina non ha la zip davanti, la divisa tiene caldo, e questi commenti escono sempre dalla bocca di gente che non aiuta mai la squadra e non fa mai niente di propositivo, gente che non ha spirito di squadra, gente che non partecipa mai ai lavori con la squadra, che non viene né alle cene, né alle grigliate (tranne se del torneo dei borghi dove rompono e insistono se non si partecipa). Sono stufo di sentire gente che parla bene di una persona quando gli serve e la “sputtana” quando non gli serve più, per poi riprenderla e trattarla con i guanti quando gli serve di nuovo. Sono stufo di gente che dice di non voler vedere una prima squadra di “amatori” ma, allo stesso tempo, dice che bisogna fare giocare i giovani perché sono giovani e bisogna favorire i giovani di Cervignano a scapito degli altri, anche se questi giovani si impegnano pochissimo o niente, o hanno la presunzione di poter giocare in chissà quale categoria.

Anche se quanto scrivo darà fastidio a qualcuno, perché quel qualcuno afferma che queste cose vanno tenute nascoste, e che ognuno deve lavare i panni a casa propria, ma dopo l’ultima riunione, se così si può definire l’incontro “beffa” di lunedì sera, è giunto il momento di rendere note alcune cose sentite e/o capite che hanno contribuito a creare qualche malumore e la perdita di fiducia all’interno del gruppo:
- l'ambiente che avevamo creato è stato definito "BRUTTO e PERICOLOSO"
- l’allenatore venezuelano arrivato a maggio non era “pagato” per allenare la squadra seniores, ma lo poteva fare se “aveva voglia”
- abbiamo espresso dei pareri che chiaramente non contavano niente
- abbiamo portato degli aiuti economici che non servivano a niente
- abbiamo detto la verità ma abbiamo sbagliato (bisogna insegnare ai figli ad essere bugiardi)
- abbiamo sempre sbagliato con i giovani e li trattavamo male
- la formazione non la faceva sempre il mister (ci sono state indicazioni sulla scelta dei giocatori)
- Fabio Santin non è mai piaciuto ai giocatori (a 2 o 3 persone su 18 circa)
- negli anni di gestione Panthers abbiamo bloccato cartellini di giocatori (voce uscita lunedì sera)
- qualcuno ha pagato per poter andare a giocare da altre parti (voce uscita lunedì sera)

A questo punto è chiara una cosa sola: a Cervignano serve gente manipolabile, e per questo basta vedere il trattamento tenuto con Fabio e con il sottoscritto: cacciati.

Mi dispiace per tutti quelli che si sono sempre impegnati, per quelli che sudavano sempre in allenamento, per quelli che aiutavano anche se non gli veniva chiesto. Mi dispiace per i giovani Rangers che si erano integrati benissimo nel nostro gruppo, giovani validi e volonterosi e che dubito fortemente torneranno a Cervignano il prossimo anno, visto come sono stati trattati dopo l’allontanamento di Fabio Santin e visto come probabilmente si trasformerà l’ambiente a Cervignano.

Ringrazio tutti quelli hanno lavorato con me in questi anni e che mi hanno sopportato e supportato, capendo che quando rompevo le scatole lo facevo per cercare di fare le cose al meglio possibile. Ringrazio tutti quelli che hanno vissuto in quell'ambiente definito "brutto e pericoloso", dove sono cresciuto e ho passato le più belle giornate, le più belle serate e le più belle nottate della mia vita.

Rimane una certezza: senza quell’ambiente non sarà più la stessa cosa…ma anche quell’ambiente senza di noi non sarà più lo stesso.

Un saluto a tutti i Panthers, ai veri Panthers.

Batti.


Ps: chiaramente, com’è sempre successo negli anni, quanto sopra verrà chiaramente smentito, oppure verrà spiegato in maniera diversa dagli interessati perché, come il solito, noi avevamo capito male e/o non eravamo presenti alle discussioni e/o abbiamo interpretato male e/o non abbiamo capito che era per il nostro interesse e/o qualche altra banale e falsa scusa per “pararsi il culo”.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai siamo arrivati al punto che il presidente fa il suo monologo e poi lascia gli “attendenti” ad ascoltare eventuali repliche, disinteressandosi assolutamente della altrui ragioni.
Monologo che, in molti punti, si è dimostrato essere in netto contrasto con affermazioni da lui stesso espresse durante tutto l’arco della stagione.
Un tale comportamento palesa due cose: primo si è voluto opporre un muro ad ogni tentativo di dialogo, secondo si è voluto deliberatamente eliminare quello che era il maggior rappresentante di un gruppo “forte” e molto legato alla maglia “Panthers” che, in seno all’ associazione a qualcuno non stava bene.
Sulla lettera “ultimatum” consegnataci, non ho intenzione di sprecare una sola parola.
Già da tempo avevo maturato la decisione di smettere di giocare, la sola ragione che mi ha trattenuto questo ultimo anno è stata la voglia di dare una mano e non perdere un gruppo di amici eccezionale. Ed è proprio questo che si è voluto distruggere!!

Come ultima cosa do un consiglio ai facenti parte di tale gruppo: io smetto e quindi posso espormi, voi se ne sentite la voglia , commentate il post del batti in forma anonima, che non si sa mai …..
Ciao a tutti, Sterri.

Anonimo ha detto...

D'impeto..la prima cosa che mi viene in mente è: CHE SCHIFO!
sono schifato dal comportamento delle persone e dal modo in cui si sono evoluti i fatti..sono schifato da tutto!
batti..immagino come ti senti(ne abbiam parlato 1000 volte)..ma nn incazzarti: sapevamo TUTTI, e tu soprattutto, che sarebbe finita così.
comuque, per come la vedo io, la passione per il baseball e i legami all'interno della NOSTRA squadra non sono cosa facile da distruggere!
quindi forza Panthers...e vaffanculo!

biso13 ha detto...

Non mi interessa d restare anonimo...Ho letto e riletto il post del Batti e posso solo dire di essere d'accordo con quanto ha scritto...Son d'accordo anche sul fatto che i veri Panthers non moriranno mai!In questi giorni ho pensato molto e son stato male per quanto successo,tutto: dall'esonero di Fabio fino alla "riunione" di lunedì...Ho sofferto anche in passato e speravo davvero che le cose si fossero sistemate,ma evidentemente non è stato così...Sono un Panthers e lo sono nel cuore e per quanto mi riguarda lo sarò sempre,qualsiasi cosa mi riservi il futuro.E una cosa sopratutto non voglio che accada mai:perdere gli amici del gruppo,amici con cui ho condiviso momenti fantastici della mia vita!Tutti questi Amici li voglio ringraziare di cuore!
Ora dobbiamo decidere...Sono davvero smonato...Non ho altro da aggiungere se non:

FORZA PANTHERS!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, noi di Redipuglia ci siam trovati bene fin da subito, ci avete accettato senza problemi e alla fine ci siam divertiti 1 sacco insieme... Grazie di tutto! Grazie a voi sono cresciuto molto mi dispiace che sian venuti fuori sti casini... :-(

Anonimo ha detto...

Grazie alla vostra società abbiamo imparato come si fa a distruggere un bel gruppo e un bell'ambiente.
Veramente bravi.
Un bell'aiuto al nostro sport.

Anonimo ha detto...

eroici!

Anonimo ha detto...

Nelle difficolta' dovrebbero emergere le qualita' delle persone.
Batti, prenditi il tempo necessario per capire cosa davvero vuoi fare con la tua passione per il baseball. Lascia perdere queste cose; pensa oltre, pensa piu' in alto. Pensa a come motivare quelli che facevano parte di quel gruppo che chiamate "i veri Panthers" e crea qualcosa di unico e che sia benefico al movimento del baseball non solo a Cervignano ma a livello regionale.
C'e' bisogno di persone che capiscano di baseball ma che abbiano la passione per questo sport e non solo voglia di potere.
Rimani in qualche modo nel giro del baseball che prima o dopo arriva un'altra occasione per togliersi delle soddisfazioni.

Per il momento buone feste.
dax (Drag Bears)

Anonimo ha detto...

Se quanto scritto dal Batti aveva lasciato qualche dubbio a qualcuno, il fatto che adesso ci sia stato un fuggi-fuggi collettivo non è altro che la conferma che quanto si è letto era la verità.
Come già scritto da qualcuno bravi ai dirigenti Tigers per come hanno rovinato una bella squadra.
Fortuna che la stagione sta per iniziare.
W il baseball e W i Panthers.

Anonimo ha detto...

ho riletto dopo tanto tempo questo sfogo..e mi sono fermato a riflettere...le mie speranze che tutto si sarebbe rimesso a posto si sono rivelate inutili..e addirittura... la cosa che mi fa pensare di più è che mai più di adesso il gruppo panthers servisse a cervignano per fare da traghettatore verso la nuova era del baseball cervignanese, perché quando la dirigenza di questa società era stata messa in pre allarme a riguado della nostra possibile partenza già alla fine della passata stagione non ha fatto niente per tenerci o soddisfare le nostre richieste. Richieste che non erano insormontabili si tatuata solamente di rinforzare un pò la squadra per arrivare a giocare i play off, invece che come ogni anno lottare per la salvezza. Arrivati al 2008 quando noi comunichiamo la nostra decisione di andare a giocare altrove ( decisione ormai definitiva dopo aver ascoltato e analizzato i programmi per la stagione che va ad incominciare ) ci viene chiesto: cosa possiamo fare per farvi rimanere? E fin troppo chiaro che queste persone una volta resesi conto che senza di noi avrebbero avuto non pochi problemi a costruire una squadra avrebbero fatto di tutto pur di tenerci per farci continuare il nostro ruolo che ci era stato assegnato quello di traghettatori e che noi forse inconsciamente fino a quel momento avevamo portato avanti. Ora più che mai sono felice della mia scelta quella di essere andato a giocare da un altra parte..dove sei visto come un giocatore, uno che ti serve per vincere, uno che se non viene a giocare perché deve lavorare ok ma se non vieni perché hai il compleanno di caio che è cugino di tizio allora no puoi stare a casa, non uno che ti serve per ricevere sovvenzioni da enti vari o piuttosto che uno che ti porta soldi per pagare l allenatore o uno che si autofinanzia per le trasferte. Spero un domani di tornare a giocare a cervignano perché quella è casa mia e se non potrò giocare ci tornerò come dirigente, ma sono sicuro di una cosa, ritornerò quando il traghetto sarà affondato.

Un saluto a tutti i panthers
Un ex traiettatore.

Anonimo ha detto...

PANTHERS: CI MANCATE!

Anonimo ha detto...

i panthers non sono morti....sono latenti...vivono e si nutrono da altre parti...prima o poi torneranno

Anonimo ha detto...

tentano nuovamente di stroncarci, sempre quelli, sempre quelle persone false doppio giochiste, anche adesso che ce ne stavamo per conto nostro con lo solo scopo di divertirci, di fare gli amatori.
I PANTHERS RESISTONO, i panthers sono panthers nel più profondo del loro cuore, è un amore viscerale che nessuno, nessuno può cancellare...

e come disse qualcuno: ARRENDETEVI!